Costruito nel 1972 ad Andrazza dalla Cooperativa di Consumo SMA, spicca per la sua cratteristica architettura di pietra e legno.
Era stato pensato anche per dare degna collacazione al negozio "filiale".
Dopo un discreto avvio con la gestione della signora Lia, l'albergo non ebbe i risultati sperati. Le necessità finanziarie della Società per la riparzione dei danni del terremoto imposero la vendita della struttura al signor Renato Rossi.
Questi (con la prospettiva dei nuovi impianti sciistici del Varmost) diede un nuovo impulso al turismo fornese, riempiendo alcuni alberghi, oltre il suo, (Posta, Villa Alpina) di Australiani, Neozelandesi e Sudafricani.
Poi diede la gestione della struttura a terze persone, che si rivelarono non all'altezza: quindi il declino e poi la chiusura.
Alla fine del secolo scorso l'immobile fu ceduto ad un consorzio di comuni veneti, che tentarono di gestirlo sotto forma di servizio stagionale (casa vacanze) ai propri cittadini. Il tentativo fu abbandonato dopo qualche anno.
Ora cosa succederà? Potrebbe diventare un centro anziani oppure una scuola alberghiera; date le prospettive economiche nazionali e locali non è detto che possa trasformarsi in "rudere".