In questa pagina raccogliamo una serie di ricordi, racconti ed immagini della nostra Andrazza, della nostra memoria, degli amici e cari che rimangono nei nostri pensieri.

 

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RICORDI E POESIE

 

NONNA NINA

Sei serena,
non devi avere paura,
non ne hai mai avuta, davvero.
Non devo avere paura.

Le immagini nella mia mente
sono l'eco ormai lontana
di un tempo in cui, da bambino,
giocavo spensierato tra le tue vie.

Ti ricordo così,
con un tessuto blu e viola sul capo
Giù fino a quasi a nasconderti gli occhi
e con una lama in mano.
Scomparivi per andare
a tagliare i prati della tua bella frazione,
tra le tue montagne,
che poi non tornavi più.

Ricordo quando il Sabato dormivamo vicini
e i colori stinti dei tuoi quadri,
o dei mille piccoli fiori sui tuoi vestiti scuri
e i profumi del pranzo della Domenica,
solo noi due.

Ti ricordo silenziosa e sorridente,
piena di vita e di consuetudini
di storie e di soprannomi

Per alcuni sei Pinoi,
per altri Ninuta,
ma per Anna e me,
tu sei e sarai sempre
La nostra Nonna Nina

Nonna Nina,
oggi tocco il tuo involucro freddo
E brucia il rimorso
di un ultimo sorriso

Da domani, per me, tu sarai il sole
E ti vedro' ogni giorno.

9-12 Novembre 2012 -T.F.-
 

 

GNAGNA

Sui libri chinato

col tuo sguardo ai miei fogli

dal rosso del divano

mi portavi carezze

Nel silenzio movimenti

e nei riflessi dei nostri pomeriggi

trovavo in te la forza per non smettere

e oggi ti ricordo, ti ringrazio, ti parlo.

21 Agosto 2012 -T.F.-
 
 

ZIA VERINA

Oltre il ponte lento

della frazione di Andrazza

riposa la stanza

gialla, pallida e sola.

Mi sveglio rapito

da un sottile richiamo

che accompagna le voci

delle montagne e dei fiumi.

10 Febbraio 2009 -T.F.-

NICE

Ti ho conosciuta che i tuoi occhi

erano giá antichi

Mi hai conosciuta che i miei occhi

ancora non si posavano sulle cose.

Mi hai accompagnata attraverso

estati gioiose di libertà.

Paziente e fiera

ci hai aspettato allo scoccare delle stagioni

dietro le grandi finestre

dove si specchiano i monti cangianti.

Hai osservato un mondo raccolto

scivolarti davanti

come i bicchieri che allungavi sul tuo banco

alle mani grandi di uomini

dagli occhi annebbiati e stanchi.

Hai ascoltato

silenziosa

generazioni di novità quasi uguali

al suono di una fisarmonica estiva,

l´aprirsi e chiudere del tuo scrigno di gelati.

Porto costante dei nostri giorni spensierati,

sei stata oasi rassicurante di saggia e paesana semplicità.

Tu sempre li, a sorriderci misteriosa,

a contare le parole che correvano a casa

dalla cabina del tuo telefono.

Le sedie di paglia sono ingiallite,

i tuoi movimenti si son fatti lenti,

le carte da gioco

impolverate tacciono.

Ormai grande, resisto al richiamo ammaliante

di caramelle colorate nelle tue latte e sui tuoi scaffali.

E tu, ormai stanca,

te ne vai a riposare,

tra le montagne che hai custodito,

tra i nostri giorni che hai arricchito.  

2009 -A.F.-

NEREO

 

Il 25 Aprile 2007 Pele ci ha lasciato.

Lo ricorderemo a nostro modo, per quello che e' stato, per tutto quello che ha significato per ognuno di noi.

Nella foto da sinistra: Celso Ferigo, Delio Ferigo, Nereo Pavoni.

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Chopin Prelude Op.28-4